Per me un Pol Roger rosé (chi mi conosce sa che ho un debole per le bollicine). Per voi? giusto un brindisi, come si addice all'inizio di ogni nuova avventura....

lunedì 17 ottobre 2011

Autunno

Riapprodo dopo un'assenza di mesi a questo blog... Il rosso mi sembra più rosso (sarà l'effetto del foliage...), i tacchi a spillo continuano a piacermi.  
L'autunno è la stagione che in assoluto preferisco trascorrere in Giappone, il momento in cui la nostalgia di Tokyo si fa più acuta. Dico Tokyo, perché - come tutti sanno - per me il Giappone è Tokyo. Mi sembra di sentire il profumo frizzante dello yuzu, il sentore caramellato delle patate dolci. E poi voglio andare a Roppongi Hills, al negozio di Louboutin a provarmi per ore scarpe che non posso permettermi...! 
Ma anche per quest'anno mi accontenterò dei portici bolognesi, e delle calli veneziane (i miei autunni negli ultimi anni sono alquanto itineranti). Qualche passeggiata al Lido, tre giorni a Palermo, cinque a Boston. 
Ho aperto questo spazio perché volevo un posto dove scrivere le cose che rimangono nel cassetto, o finiscono stampate in volumi introvabili, o si fermano allo stadio di abbozzo perché ce ne sono altre che arrivano, e gridano più forte. Uno spazio discontinuo, frammentato e incostante. Che mi somigli. Un po' di Paola.

La doppia vita di una business woman



Come viene rappresentato l'invecchiamento del corpo femminile nella letteratura giapponese contemporanea? 

L’invecchiamento rappresenta un punto di svolta fondamentale nella vita di una donna, e sempre più di frequente nelle scrittura femminile si riflettono le molteplici sfumature del trascorrere del tempo: segni che si imprimono sul corpo, sull’anima, attraverso lo sguardo spietato dell’osservatore, spesso uomo. Grotesque (2003) di Kirino Natsuo racconta la storia, realmente accaduta, di una nubile dalla doppia vita: di giorno donna in carriera in una prestigiosa società di consulenza, di notte prostituta per libera scelta. Kazue è una donna apparentemente di successo, che ha rifiutato il matrimonio, il tradizionale ruolo di moglie e madre. Dentro di lei però continua a vivere l’adolescente che è stata – derisa, umiliata, esclusa dalle compagne, snobbata dai ragazzi, soffocata dal rigido senso del dovere inculcatole da un padre troppo severo. La notte si spoglia dei sobrii abiti da manager, e una donna diversa prende vita, costruita a immagine e somiglianza della seducente Yuriko, ex compagna di classe, figlia di una giapponese e di un europeo, bellezza ambigua, inquietante, irresistibile. Mostruosa. Ma in qualche modo il volto e il corpo che ne risutano ricordano molto di più la grottesca Marlboro Hag che ha ormai sceso tutti i gradini della prostituzione e trascorre le sue notti adescando i rari clienti all’angolo della strada.
Kazue morirà uccisa, strangolata, all’età di 39 anni, da un cliente notturno, un giovane clandestino cinese, fuggito dalla miseria della Cina contadina e abbagliato dal sogno ingannevole di una ricchezza facile nella metropoli iper-moderna e iper-sviluppata. Il sistema città costruisce spazi socialmente e sessualmente definiti: nelle periferie, nei bassifondi trovano rifugio i disadattati, gli immigrati, le donne. Soggetti cui è negato l’accesso al “centro”, al potere, sia esso economico o sociale. 
La protagonista del romanzo, sembra incarnare il corpo grottesco così come Bachtin lo ha definito, una figura di interscambio sregolato biologico e sociale: nubile, giunta sull’orlo del baratro dell’età fertile, attraverso la scelta dell’eccesso forza i limiti e i confini del genere e del sesso. Non madre, non moglie, ma prostituta. All’ossessiva ricerca dell’affermazione di una sessualità inevitabilmente dolente. Nel mondo contemporaneo, la rapprsentazione dell’invecchiamento femminile in termini di “mostruosità” si sovrappone all’immagine destabilizzante della donna che sfugge alle categorizzazioni, di ruolo e di genere. Kirino si appropria di uno stereotipo maschile ricorrente nella rappresentazione della vecchiaia femminile, che dall’immagine tradizionale della yamanba attraverso le successive riformulazioni proposte dall’eroguronansensu arriva fino alla contemporaneità, e ne tenta un ardito capovolgimento attraverso uno sguardo che parta dall'interno.
(Forthcoming, at AJLS Conference, Boston - Tufts, 4-6 novembre)