Per me un Pol Roger rosé (chi mi conosce sa che ho un debole per le bollicine). Per voi? giusto un brindisi, come si addice all'inizio di ogni nuova avventura....

sabato 25 agosto 2012

Punto. Linea. Cerchio.


Ecco. questo è quello su cui sto lavorando in questi giorni di fine agosto... Se tutto va bene, diventerà un libro, conclusione di un viaggio iniziato qualche anno fa che da Tokyo mi ha portato a Berlino, a Toronto, a Brasilia. Amo le visioni geometriche di Le Corbusier, le aeree e algide trasparenze di Mies van der Rohe, le architetture delle metropoli reali, dal modernismo sensuale di Oscar Niemeyer alle curve di Calatrava. Mi intriga il modo in cui vengono traslate e reinterpretate nel cinema, e nella letteratura, laddove lo spazio si fa corpo che interagisce con altri corpi, umani, post-umani, monadi disorientate o identità fluidificate in quel magma indistinto che chiamiamo folla. 






Un assaggio della letteratura giapponese contemporanea, dagli anni ’80 ai giorni nostri, con particolare attenzione al rapporto fra scrittura e spazio urbano. Un percorso letterario e metropolitano il cui filo conduttore è l’idea che ogni testo possa essere letto come un “romanzo urbano” (toshi shōsetsu), una narrazione nella quale spazio della città e spazio della scrittura continuamente si intrecciano e si intersecano, e insieme contribuiscono alla costruzione della forma e del senso.
Il noto critico Maeda Ai (2004), nello specifico, ha individuato tre assi sui quali esplorare le interconnessioni di forma e senso fra spazio metropolitano e testo:
1.Asse simbolico, sul quale si collocano lo spazio privato della casa da un lato, e dall’altro i luoghi pubblici, legati a specifici contesti sociali o realtà istituzionali.
2.Asse paradigmatico, l’asse cioè delle opposizioni binarie inside/outside, città/campagna, centro/periferia.
3.Asse sintagmatico, ovvero delle connessioni, sistemi di trasporti, reti stradale, ferroviaria, metropolitana.
Nella scrittura del Giappone odierno, frutto di una cultura per definizione metropolitana, queste tre dimensioni molto spesso convivono e diventano i punti cardinali dell’interpretazione, consentendo non solo di evidenziare i tratti salienti di una letteratura che in anni recenti ha saputo parlare a un pubblico sempre più vasto e lontano dai confini nazionali, ma anche di seguire il rapido mutare ed evolversi di una Tokyo divenuta simbolo ed epitome di una contemporaneità che sempre più si confonde col futuro.
(to be continued...)

2 commenti:

  1. ...leggere,leggere,esplorazioni della mente..con la sua topografia personale!! ^_^

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